Nato nella mente di uno scrittore ed un intellettuale senegalese, il cinema di Ousmane Sembene è sempre stato quello di un militante per il quale la preoccupazione sociale, politica e culturale andavano sempre associate all'invenzione artistica. Se a 81 anni gli riesce questo imperioso, commovente capolavoro è perché MOOLADE' non è soltanto una delle sue tante requisitorie, preziose, condivisibili, ma pure un po' didattiche. Nell'apparente serenità pastorale del villaggio dalla topografie di casupole e viuzze quasi calligrafica, sul sottofondo di insostituibile felicità melodica della commedia d'arte all'africana, in un umore favolistico di capretti, pulcini e neonati razzolanti, grazie alla semplicità coinvolgente della progressione drammatica, di una regia diretta e maestra, tutta scandita dalla parola, dalla dinamica delle situazioni e dei rapporti di forza, dalla precisione dei movimenti di camera, delle inquadrature, dei colori e dei costumi, dell'intimità con gli attori non professionisti, a Ousmane Sembene riesce di coniugare miracolosamente umorismo e dramma. Grazie ad un rigore quasi brechtiano, ad una serena sensibilità dello sguardo, la foga quasi rabbiosa della polemica si diluisce così costantemente nell'affetto per un popolo, un universo, una morale irrimediabilmente minacciati. Una piccola meraviglia, che ci ricorda quali tesori di umanità, di cultura, di saggezza e poesia si nascondono in un paese lasciato, come ben sappiamo, al nostro scandaloso abbandono.